Il Parco in generale

Flora e vegetazione - Specie endemiche delle rocce dolomitiche


Gli ambienti rocciosi delle Dolomiti, essendo stati in parte risparmiati dalle glaciazioni quaternarie, hanno talvolta costituito delle zone di rifugio per le specie preglaciali e costituiscono di per sé una nicchia ecologica particolarissima ed esclusiva. Essi sono pertanto fra quelli in cui si è conservato il maggior numero di specie endemiche, esclusive di questo territorio; con la loro storia, gli endemismi costituiscono di per sé un emblema di originalità e rendono ogni territorio unico ed irripetibile.
Le pareti e i ghiaioni ne sono fra gli ambienti più ricchi ed ospitano una quindicina di queste piante; alcune di esse sono strettamente limitate alle Dolomiti o ad una parte di esse, altre si estendono al solo arco alpino orientale. Le specie endemiche presenti nelle zone rupestri ampezzane sono, in alta quota: 

il semprevivo delle Dolomiti (Sempervivum dolomiticum) 
la sassifraga di Facchini (Saxifraga facchinii)
la draba dolomitica (Draba dolomitica), 
l’androsace di Haussmann (Androsace haussmanni), 
la radicchiella del monte Tricorno (Crepis terglouensis), 
la coclearia alpina (Rhizobotrya alpina),
la festuca delle Dolomiti (Festuca austrodolomitica)

su rupi soleggiate a quote inferiori troviamo inoltre: 

l’artemisia nitida (Artemisia nitida), 
la Campanula di Moretti (Campanula morettiana), 
la moeringia grigioverde (Moehringia glaucovirens), 
la primula tirolese (Primula tyrolensis), 
la silene di Veselsky (Silene veselskyi), 
il raponzolo di  roccia (Physoplexis comosa), 
il caglio dei greti (Galium margaritaceum), 
e una piccola felce, l’asplenio delle Dolomiti (Asplenium seelosii)