Il Parco in generale

Geografia - Le aree di tutela del territorio


Il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo comprende la metà settentrionale del territorio ampezzano, con i gruppi montuosi della Tofana, Cime di Fanes – Lagazuoi, Col Bechéi – Lavinòres, Croda Rossa e Cristallo e si estende per 118 chilometri quadrati di superficie. La parte esterna all’area protetta, comprendente gli altri massicci e, nondimeno, tutto il fondovalle agricolo ed urbano di Ampezzo, si estende per i restanti 136 Kmq del territorio comunale.

Dall’anno 2003 il Parco Naturale e una parte dei massicci del Soprapìs, del Nuvolau e della Croda da Lago sono stati compresi in 3 distinte “Aree Natura 2000” di importanza europea, i cosiddetti SIC (Siti di Interesse Comunitario, per la tutela degli habitat naturali) e ZPS (Zone di Protezione Speciale, per la protezione degli uccelli). Da questa data, con l’ampliamento di ulteriori 50 kmq oltre il Parco, l’estensione complessiva delle aree protette ampezzane ammonta quindi a 164 chilometri quadrati (il 65% della superficie comunale), a testimonianza dell’enorme valore naturalistico ed ambientale di cui le nostre montagne sono depositarie.

I siti ove la biodiversità è più abbondante e concentrata e forse anche i più vulnerabili, sono tuttavia le aree prative e le zone umide di fondovalle, in quanto più vicine alle infrastrutture e all’area urbanizzata, più soggette ad abbandono o a forme aberranti di utilizzo e gestione e, soprattutto, in quanto non comprese nella proprietà regoliera o pubblica. Il loro valore e la loro vulnerabilità vengono comunque riconosciuti dal Piano Urbanistico comunale, che ne consente l’uso agricolo compatibile e ne impedisce, per ora, usi diversi; essi sono classificati come “Biotopi di interesse comunale e provinciale” e si estendono per pochi ettari ciascuno, ma la loro perimetrazione ne garantisce la protezione, se non altro dal punto di vista degli interventi edilizi.