Cime di Fanis e Lagazuoi


È un’area di alta quota, posta in gran parte al di sopra del limite del bosco e quindi priva di insediamenti silvo-pastorali; l’impronta glaciale è leggibile in tutti i paesaggi di questo territorio, con presenza di importanti marocche e circhi glaciali e con estese pareti rocciose e ghiaioni, ove prevale una rada vegetazione rupestre, ricca tuttavia più che altrove di endemismi e specie rare. 

Piccoli e preziosi lembi di prateria e torbiera di alta quota si insediano sulle creste e nelle conche interessate dai sedimenti argillosi della Formazione di Travenanzes (“Terre Rosse”); le creste sommitali di Lagazuoi e Col dei Bos albergano molte specie rare, fra cui spiccano le endemiche Draba dolomitica, Rhizobotrya alpina e Androsace haussmanni; nelle vallette nivali a salici nani vive ancora discretamente la pernice bianca (Lagopus mutus), sulle Dolomiti sempre più rara e minacciata dal riscaldamento globale. 

Le praterie e le torbiere circostanti il Lago di Valparola, con le rare presenze di Lomatogonium carinthiacum e Juncus arcticus, nonché la marocca di Intrà I Sas, ove vive la lepre bianca (Lepus timidus), sono ulteriori perle del settore più occidentale delle Dolomiti ampezzane.

Siti di interesse naturalistico: Sorgenti del Rio Travenanzes – Terre Rosse; creste sommitali del Lagazuoi Piccolo; pareti del Lagazuoi Piccolo, Cime Falzarego e Col dei Bos; Lago di Valparola; marocca di Intrà i Sas.