Il Parco in generale

Fauna e habitat - Prima parte


Gli ambienti identificati come i più integri o i più dotati di biodiversità dal punto di vista della vegetazione, quantunque interessati da attività agricole o silvo-pastorali, sono analogamente i più interessanti e ricchi anche dal punto di vista faunistico; l’utilizzo a basso impatto degli habitat naturali, storicamente praticato in Ampezzo, e la loro vastità indivisa sono infatti i principali fattori che hanno favorito la presenza degli animali, ancor più di una attività venatoria disciplinata e ben gestita da più di un secolo e di una pressione dei flussi turistici tutto sommato meno impattante di quanto comunemente si creda.

L’elenco delle specie animali presenti sulle Dolomiti d’Ampezzo comprende la gamma quasi completa della fauna alpina; al di là della presenza di specie singolari, per le quali le Dolomiti d’Ampezzo hanno particolare responsabilità nei confronti della Comunità Europea, è tuttavia la facilità di avvistamento ed avvicinamento della fauna selvatica che qui sorprende in modo particolare; sono pochi i luoghi delle Dolomiti in cui sia possibile avvistare ad ogni pié sospinto branchi di decine di camosci a meno di cento metri di distanza come le montagne del Parco d’Ampezzo. La biodiversità faunistica è costituita da 160 specie di animali vertebrati; fra essi si contano 31 specie di mammiferi, 113 specie di uccelli e 16 specie di anfibi, rettili e pesci.
I grandi predatori, il cui areale è assai più ampio di quello del singolo Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, lasciano spesso segni del loro passaggio, ma non hanno finora dato segno di poter risiedere stabilmente nelle nostre valli; le specie di cui vengono spesso monitorate le tracce  e che vengono talvolta avvistate sono: orso bruno (Ursus arctos), lince (Lynx lynx), sciacallo dorato (Canis aureus), avvoltoio degli agnelli (Gypaetus barbatus) e avvoltoio grifone (Gyps fulvus).